domenica 25 agosto 2013

Urban Knitting al Giardino Pubblico!

Da "Il Piccolo" di domenica 25 agosto 2013
AGENDA >> IN VIA GIULIA
E la collezione "autunno-inverno" finisce sugli alberi

Sono armate solo di ferri e gomitoli, lavorano a maglia e fanno dell'uncinetto la loro bandiera, ovunque, anche nei parchi pubblici. Domani tornano alla ribalta le rappresentanti della Stitch'nd Spritz, associazione triestina dedita alla cultura della lavorazione dei filati, di scena dalle 17 circa all'interno del Giardino pubblico per una delle missioni più atipiche della creatività contemporanea: vestire letteralmente monumenti e panchine.
La tappa rappresenta una sorta di sequel di quanto accaduto lo scorso giugno, in occasione della Giornata dello sferruzzamento in pubblico, evento catalogato persino su scala mondiale e che ha messo allo "scoperto" le avanguardie triestine del diritto e del rovescio, cenacolo che ha la sua base al centro Knulp, in via madonna del Mare 7.
Domani, dunque, si completa l'opera, in tutti i sensi, dando vita ad un modello di "Urban Knitting", la copertura di arredi urbani con lavorati a maglia o semplici colorate pezze, quasi un flash mob più articolato e probabilmente più sensato. Il teatro delle operazioni permane l'area del Giardino pubblico situata accanto alla grande aiuola, nei pressi della pista di pattinaggio e del busto dedicato ad Anita Pittoni. E' in questo strano atelier all'aperto che la squadra della Stitch'nd Spritz perfezionerà il percorso dimostrativo, "arredando" quel che capita a tiro, anche alberi, lampioni e panchine.
Le tecniche? Sembrano nel complesso semplici, soprattutto non invasive:"No, non lo sono infatti - conferma Valentina Cosciani, guida tecnico/spirituale della associazione -, non usiamo colla nemmeno nastro adesivo o chiodi, le pezze sono confezionate su misura e non comportano nessun problema agli alberi. Anzi, sono materiali che si possono levare in qualsiasi momento. Non si tratta quindi - ha aggiunto - di un'attività che possa deturpare o ritenersi invasiva."
Singolare inoltre lo statuto morale che governa l'associazione, un gruppo prevalentemente di "quote rosa" che crede nell'aspetto etico/terapeutico della specialità, slegandola dai canoni di attività senile. "Fare a maglia e all'uncinetto sono particolarmente importanti visto il momento che viviamo - assicura ancora Valentina Cosciani -. Siamo in un periodo di crisi e queste attività costituiscono un valido recupero e riuso e, cosa più importante, possono essere un veicolo con cui un individuo può sentirsi utile, capace di fare qualcosa, da solo e con le proprie mani."
Sferruzzando quindi si impara, lo dicevano un tempo le nonne, riemerge ora nell'epoca del social network e delle amicizie barattate in rete. Mai virtuale, garantiscono ancora le attrici dell'Urban Knitting, il lavoro e lo spirito che le unisce, missione che ha trovato per l'occasione anche l'appoggio del vicesindaco di Trieste, Fabiana Martini, attesa alla collezione "autunno/inverno" dei lampioni e panchine del Giardino pubblico. E in caso di maltempo? Contro una lieve pioggia basteranno alcuni ombrelli ma se dovesse arrivare l'acquazzone la vernice slitterebbe solo di qualche giorno alla stessa ora.

Francesco Cardella

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